Leggere favole, fiabe o racconti era un rito nella giornata dei bambini, per addormentarsi, per allietare i lunghi pomeriggi di inverno, per passare del tempo insieme…

Le storie potevano essere già scritte o potevano essere inventate al momento.

Ogni favola, fiaba o racconto inizia con “C’era una volta…” e ora diciamo “C’erano una volta le favole”…

E’ importante recuperare questa tradizione, integrandola ad un buon cartone o anche ad un videogioco.

Raccontare una storia, una fiaba, non vuol dire impartire una morale o una lezione, ma stabilire una connessione totale e dedicata tra genitore e figlio.

Un momento di totale presenza e partecipazione che aiuta a rinforzare la relazione e la sicurezza nel bambino.

Leggere per il proprio figlio è una occasione per stare insieme ed è un buon strumento di relazione.

E’ importante che il momento della lettura sia qualcosa di piacevole sia per l’adulto sia per il bambino. Insomma, un invito allettante per entrambi, senza obbligo né fatica!

Inoltre leggere una favola, una fiaba o un racconto ad un bambino aiuta a ricontattare il bambino che siamo stati e questo agevola una connessione emozionale ed affettiva tra il bambino che ascolta e il nostro bambino interiore.

Questo vuol dire che l’adulto è in totale presenza. E’ proprio lì mentre legge ed è a completa disposizione del bambino. Userà ogni strumento: la voce, il movimento spontaneo del corpo, le espressioni del viso, degli oggetti…

Leggere ai bambini riporta l’adulto in contatto con il mondo fantastico in cui i bambini sono immersi, un mondo di simboli e immagini colorate e fantastiche.

Un mondo-balsamo che, attraverso il gioco delle parole e dell’immaginazione, diventerà occasione di mille e mille viaggi insieme, mano nella mano.

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