Sapete, pensavo non sarebbe stato mai possibile.
Anni fa, avrei provato un dolore lancinante allo stomaco.
La sensazione di strappare dal mio ventre il cordone ombelicale che per 9 mesi ha nutrito mio figlio, in quel movimento biologico che è il donare la vita.
Ed invece oggi provo un’emozione contrapposta a quel dolore immaginato e temuto: provo un’emozione che fa sgorgare lacrime di gioia e nuova consapevolezza di mamma. Che fa battere forte il cuore.
Oggi, 06 Settembre 2023, provo tutto questo mentre guardo la foto di lui che parte per un’esperienza di 3 giorni. Da solo, con la futura scuola superiore.
Lui a confrontarsi con sé stesso, con i nuovi compagni, con altri adulti che non sono i suoi genitori.
E per di più senza cellulare (quindi non raggiungibile).
È possibile provare gioia nel vedere tuo figlio incamminarsi nella sua Vita, apprestarsi a vivere nuove esperienze fuori dal “nido familiare”, allontanarsi dal supporto quotidiano dei genitori?
Mi sono interrogata spesso su questo.
Alcuni genitori provano “resistenze” nel lasciarlo andare e quand’anche lo fanno perché magari “devono farlo” sull’onda di aspettative altrui, probabile che provino solo quel dolore lancinante di cui accennavo prima.
E forse per loro è complesso cogliere il senso delle mie parole.
Gli pare impossibile provare gioia in quel dolore fisiologico che si prova vedendo crescere il proprio figlio mentre prendere la sua strada.
Ebbene, oggi come mamma e grazie a quell’incontro di tre anni fa con la Sistemica Familiare posso affermare: SI PUÒ!
Grazie all’incontro con essa, oggi sono una mamma che ha vissuto una Ri-Nascita genitoriale, ridestando dei sensi sopiti dal tempo, iniziando a “sentire” nel corpo cosa significa aver donato la vita a mio figlio.
Forse qualcuno di voi potrebbe chiedersi:“Di cosa sta parlando?”.
Beh, sappiate che in quel caso, dentro di voi avete un foglio bianco sul quale ri-scrivere che tipo di genitore volete essere per vostro figlio. Significa che avete quella giusta dose di curiosità che, a me, ha permesso di scoprire una nuova Marta “mamma”.
Oggi guardo mio figlio con occhi differenti.
Occhi illuminati da una nuova consapevolezza di come far fluire Amore da me a mio figlio.
Quell’Amore che lo nutre, che gli permette di andare nella Vita e vivere il suo Destino.
Ecco, quando ho incontrato questa parola, il mio corpo ha tremato, letteralmente!
Destino?! Ma non esiste!
Esiste il Libero Arbitrio, altrimenti cosa ci stiamo a fare in questa vita?!
Già. Idea da molti condivisa.
Ed invece oggi, grazie a quel magico incontro di 3 anni fa, riesco ad accoglierla con Amore e Gratitudine.
Con la consapevolezza che ogni individuo, ogni essere umano ha il suo.
E che questo va rispettato, anche se non condiviso o compreso.
Rispetto che vale anche per il Destino di mio figlio… anzi: soprattutto per il suo!
Sapete, la consapevolezza più grande, liberatoria che abbia mai acquisito in questi tre anni ed anche la più dolorosa, è questa: IL DESTINO SI COMPIE NONOSTANTE NOI.
E credetemi, che per quella parte di anima “controllante” che ho… è stato un dolore veramente profondo.
Dolore dal quale, tuttavia, si è generata la Ri-Nascita di cui parlavo prima.
È questa che oggi mi permette di provare gioia, di emozionarmi nel lasciar andare mio figlio, in Amore, verso la sua vita affinché il suo Destino di compia.
Nonostante me.
Nonostante lui.
(e mentre salvo questo scritto, le lacrime di gioia continuano a scendere)!
Articolo a cura di Marta Badella
parentAbiliter, Life-Coach Sistemico, Coordinatore genitoriale
Comentários