Nella grammatica italiana finora è un avverbio di tempo la cui funzione è quella di accompagnarsi ad un verbo, un sostantivo, un aggettivo, un altro avverbio o a un’intera frase, modificandone o specificandone il significato.
Se la consideriamo da un punto di relazionale, sistemico e familiare questa capacità di modificare il significato della frase, si amplifica, assumendo una funzione generativa.
Quante volte il sistema di cui facciamo parte, familiare, professionale, sociale, ci attribuisce delle etichette che, alla lunga, pensiamo ci definiscano per chi siamo veramente?
Tu sei sempre quello distratto
Non fai mai nulla per…
Sei sempre quello che…
Di te non ci si può fidare
e così via.
Etichette che associano a questi pensieri parole con un’accezione assolutistica come: “sempre”, “mai”.
E così, giorno dopo giorno, arriva il momento in cui guardandoci allo specchio pensiamo:
Io sono distratto
Io sono ignavo
Io sono inaffidabile
Il protrarsi di questo schema comportamentale fa sì che una conclusione basata su un input esterno e soggettivo, diventi una nostra CONVINZIONE LIMITANTE: se tutto il sistema mi dice che sono così, allora significa che sono proprio così!
Attenzione: ciò che pare essere, non è detto che sia ciò che realmente è!
Come si può provare a rimette al giusto posto le convinzioni limitanti?
Con la valorizzazione della parola FINORA.
Io sono stato una persona distratta, finora
Non ho mai fatto nulla, finora
Sono sempre stato quello che… finora
Sono stato una persona inaffidabile, finora
Che percezione vi risuona dentro?
Sentite come la parola FINORA interrompe il circuito elettrico della mente che tiene accesa quella determinata convinzione limitante?
“Si, è vero, sono stato una persona inaffidabile FINORA. Da domani posso scegliere di essere affidabile.”
Questa parola pone un paletto, un limite, una linea di demarcazione netta tra chi sono stato o chi mi hanno fatto credere di essere e, da quel momento in poi, la persona che posso scegliere di essere grazie alla presa di coscienza della mia vera natura.
È la porta che ci apre nuovi scenari evolutivi, percettivi e cognitivi di noi stessi.
Ed allora forse la domanda funzionale è: chi scelgo di essere da oggi in poi?
Articolo a cura di Marta Badella
parentAbiliter, Life-Coach Sistemico, Coordinatore genitoriale
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