Nelle precedenti riflessioni mi avete sentito citare spesso l’espressione “flusso di amore all’interno del nostro sistema”.
Questo è l’aspetto sul quale oggi desidero condividere con voi le mie riflessioni.
Se finora ho parlato di Amore nell’accezione più ampia del termine, oggi ne parlerò nella sua accezione più nota: quella Romantica. Quella che abitualmente associamo al rapporto di coppia.
In fisica esiste il concetto di Risonanza.
Questa avviene quando due campi energetici di uguale intensità e frequenza si incontrano. In sistemica si parla di risonanza quando elementi sulla stessa frequenza energetica, si attraggono.
L’esperienza che ho maturato finora nella mia vita, mi ha portato a prendere coscienza, in modo chiaro, di due aspetti di questo tipo di Amore:
• l’amore finisce
• l’amore non basta.
Tuttavia, dopo essere entrata nel meraviglioso mondo della sistemica e grazie ad essa, ho riformulato il primo: l’amore si Trasforma.
Userò una metafora per essere più chiara: quando si accende una candela magari all’inizio fatica a “carburare”, così come succede all’Amore.
Ma quando comincia a bruciare, comincia ad incidere l’interno della sua struttura, andando all’Essenza di sé, iniziando così a splendere, senza far fumo, ed è bellissima.
Emana calore nella sua luminosità. Si resterebbe lì a guardarla per ore.
T’innamori di quello spettacolo.
Poi piano piano, se la si osserva attentamente, ci si accorge che man mano che lei ama (perché se una candela fosse assimilabile all’Amore, ciò che farebbe invece di bruciare sarebbe Amare), si trasforma.
Prima era cera: una parte si dissolve in fumo ed una parte si scioglie e ci viene restituita sotto forma di luce e calore.
Guardando per terra verrebbe da dire:“Cos’è quella cosa lì?”
Quella è la cera che si trasforma in altro.
Alla fine non c’è più una candela accesa e per questo si potrebbe pensare “Allora non ama più!” . Non è così.
Semplicemente mentre bruciava ha plasmato, con la sua cera, la base di quello che serve per consolidare il processo di trasformazione.
Semplicemente si è trasformata in altro.
Continua ad esistere, ma in un’altra forma.
Il secondo concetto, l’amore non basta, rimanda a due aspetti:
• al nostro sistema famiglia di origine
• alla diversità di valori e di progetti di vita.
Il primo rimanda al concetto sistemico espresso nel precedente articolo, Essere fuori Posto.
Ricordiamo che ciò accade quando un piccolo si comporta da grande.
E se un piccolo si comporta da grande è perché qualche grande glielo permette.
Quando si finisce “fuori posto” da piccoli, spesso si tenderà quindi a non riconoscere il proprio posto.
Ed in questo caso specifico intendiamo il proprio posto nella dimensione di Amore.
Questo comporta che nelle relazioni tra adulti, tra pari, si possano vivere grandi innamoramenti e poi grandi delusioni piuttosto che alternare il prevaricare all’essere prevaricato, l’appoggiarsi al sostenere.
Dunque, comporta vivere rapporti non in equilibrio e faticosi da coltivare.
Solo chi è al “giusto posto” può amare con leggerezza.
Quel “giusto posto” che la Vita ti assegna cronologicamente.
Il secondo invece prende forma quando, seppur pervasi da quell’Amore romantico che ci viene tramandato sin da piccoli, prevale l’esperienza maturata nella vita.
Quell’esperienza che modifica la nostra scala valoriale così profondamente da impedire progetti di vita simili, tra noi e la persona destinataria del nostro Amore.
Valori come l’Amore, l’Amicizia, la Famiglia, il Denaro, il Lavoro.
Valori che iniziano semplicemente a differire così che l’Amore dell’Universo non basta a tenere unite quelle due anime.
Grazie alla sistemica, ho compreso che anche quando ciò avviene, possiamo comunque scegliere di vivere a pieno la dimensione di Amore Puro.
Quello che è intorno a noi, in ogni cosa che ci circonda.
Come?
Un’osservazione sistemica è quella secondo la quale esistono tre dimensioni.
Se vissute tutte e tre in modo completo, allineandole in noi stessi, portano a godere a pieno di questa dimensione totale di Amore. Le tre dimensioni sono:
• Mente
• Corpo
• Anima, Spirito.
Immaginatevi l’incontro tra due persone:
Come stai? Bene MENTE
Bene dove? Nella pancia CORPO
E cosa senti lì? Calore SPIRITO
Ed ora immaginate il gioco della settimana enigmistica in cui si uniscono i puntini numerati.
Immaginatevi di unire queste tre dimensioni come se steste unendo i puntini.
Scoprirete così che la vibrazione che sentirete in voi, vi permetterà di percepire tutto ciò che vi circonda, tutte le varie sfumature delle situazioni che vivete, in modo così potente da riuscire a sentire interiormente SE e COME quella data cosa vi risuona, in quale parte del vostro corpo, con quale intensità.
E se sentirete quella vibrazione, allora significherà che siete sulla giusta strada per accogliere la dimensione di Amore Puro, restando in linea con il vostro sentire.
Accogliendo anche quell’Amore Romantico che si trasforma e che a volte non basta.
Allora forse oggi la domanda è: scelgo comunque che sia un mio valore?
Articolo a cura di Marta Badella
parentAbiliter, Life-Coach Sistemico, Coordinatore genitoriale
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